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Non solo audiofili
Amiata Piano Festival 2016 - Baccus - Sabato 2 luglio 2016 Amiata Music Master
Recensione completa: APF 2016 - Concerto
"...le infinite anime del pianoforte, l'eredità culturale, l'approccio didattico, l'esprimersi ad alto livello di due talentuosi discepoli, ormai maturi nella parte tecnica ma anche determinati a dimostrare idee chiare nell'interpretazione.
...Qualcosa del maestro è indubbiamente passato al discepolo, tuttavia filtrato e metabolizzato da una sensibilità peculiare.
...Un'intensa, quasi incredibile maturità espressiva in Axel Trolese, magistrale pennellatore di stati d'animo mutevolmente diversi.
...Un gran finale a otto mani con la Marcia nuziale dal Sogno di una notte di mezza estate di F. Mendelssohn Bartoldy ha coinvolto tutti e quattro. Sul volto dei pianisti si poteva leggere l'immenso entusiasmo, la gioia del far musica insieme, come un tessuto connettivo che deve sottostare all'esecuzione, deve dargli forza e motivazione. "Condicio sine qua non" il potente raggio di energia vitale della musica possa viaggiare dall'interprete all'ascoltatore. Come diceva il sommo L.V. Beethoven: "Dal cuore possa andare ai cuori".
Non solo audiofili
Amiata Piano Festival 2016 - Quadrangolare d'interviste all'Amiata Music Master
Intervista completa: APF 2016 - Interviste
Alfredo Di Pietro: Come nasce l'amore per questo bellissimo strumento che è il pianoforte?
Axel Trolese: Molto semplicemente. C'era già un pianoforte in casa, suonato da mia madre quando aveva dieci, undici anni. Lei non lo suonava più già da quando io ero piccolo. Il mobile in se m'incuriosiva. Ho chiesto quindi ai miei genitori come potessi usarlo e loro mi hanno iscritto a una scuola di musica della mia città, Aprilia.
segue
ADP: Puoi dirci qualcosa sui tuoi futuri impegni concertistici?
AT: ... l'11 ottobre sarò all'Istituto Italiano di Cultura di Parigi. Sono molto fiero di quest'ultimo appuntamento poiché mi permette di entrare a far parte culturalmente della comunità italiana, che è molto numerosa nella capitale francese.
SVC - Società Veneziana di Concerti
I GIOVANI D'OGGI.... AXEL TROLESE PER LA SVC ALLA FENICE
I giovani d'oggi sono anche questi. Certo non si può pretendere di aver eserciti di ragazzi che a diciannove anni si sono già affermati in concorsi pianistici e calcano il palcoscenico. Ma molti nelle nuove generazioni conoscono la dura disciplina dello studio della musica, ore ed ore ogni giorno e senza remissione, per raggiungere non solo un successo (ben venga, ma non è tutto) ma soprattutto un rapporto armonioso tra l'arte e la vita che mi sembra la condizione umana più simile alla felicità. Splendido concerto di Axel Trolese per la stagione di concerti della Società Veneziana di Concerti ieri sera. Programma raffinatissimo con le Etudes di Debussy di rarissima esecuzione nella seconda parte. Applausi entusiastici. Dopo il concerto un saluto all'interprete. Due genitori esemplari, commossi e discretissimi, appena intravisti, la dicevano lunga sulla qualità umana dell'ambiente in cui un ragazzo di prim'ordine è cresciuto.
Latina Oggi
Axel Trolese a Padova: musica per incantare
Axel Trolese a Padova ha incantato ancora una volta con la sua musica in occasione del tradizionale appuntamento della domenica mattina, nella Sala di Giganti di Liviano, in cui viene dato ampio spazio ai giovani musicisti e interpreti vincitori di importanti concorsi nazionali ed internazionali.
Il Gazzettino
Pianoforte, al top le scuole del sud - PREMIO VENEZIA, crescono qualità dei repertori e capacità dei concorrenti
"... Il secondo premio, Axel Trolese, ha presentato un programma di singolare densità conoscitiva, accostando i "Klavierstücke op.119" di Brahms ai "Fantasiestücke" di Schumann. Impressionano le contiguità culturali tra i due autori, con Schumann che prevede i tardi intermezzi di Brahms proiettati verso il fine secolo. Trolese stringe i nessi tra i due cicli con una compiaciuta aristocrazia interpretativa, svelando assonanze attraverso l'essenzialità del suono."
Amici della Musica di Firenze
Amici della Musica di Firenze - Intervista ad Axel Trolese
[...] la musica è linguaggio di tutto quello che a parole non può essere spiegato
Teatri OnLine
Esce per Da Vinci Classics il nuovo album di Axel Trolese
Un intenso viaggio nel paesaggio musicale della Spagna del primo Novecento, tra partiture che suggeriscono una creativa architettura di visioni, colori ed emozioni. Il nuovo CD di Axel Trolese, prima tappa di un percorso che prevede la pubblicazione dell’integrale dei quattro quaderni che compongono la Suite Iberia di Isaac Albéniz (1860-1909), disegna una trama singolare che alle pagine di Albéniz accosta le Cançons i Danses di Federico Mompou (1893-1987) e la Fantasia Baetica di Manuel De Falla (1876-1946), invitando ad un ascolto che riflette l’elegante suggestione di profondissimi mondi musicali...
Il giornale della musica
L’ultimo Debussy per il debutto di Axel Trolese
Recensione completa http://www.giornaledellamusica.it/dischi/lultimo-debussy-il-debutto-di-axel-trolese
[...] Non vi è dubbio quanto l’ascolto possa tradire l’identità anagrafica del pianista, appena ventenne, formatosi con gli esponenti di quella che si può oggi definire la Nuova Scuola Pianistica Italiana... La capacità del suono di fondersi a un pensiero musicale così ben definito si addice infatti maggiormente a un pianista già ben avviato, capace di far rivivere questa musica da un’attenta coesione dei vari elementi che la compongono, animati da un’innata capacità di cogliere il senso del minimo dettaglio.
[...] L’esercizio sulle terze fa dimenticare ben presto l’impegno tecnico richiesto pur di mostrarsi in tutta la sua liricità, mente il “librement rythmé” del Pour les octaves sembra anticipare perfettamente la vivacità del “moto leggiero” del successivo, contraddistinto da un gesto capace di preservare la scrupolosa dizione che avvolge ogni singola nota prima di fluttuare da una regione all’altra della tastiera.
Su tali presupposti si avvia l’esecuzione dei rimanenti sei Studi dal secondo libro, la cui freschezza interpretativa rivela una rinnovata aderenza al testo, arricchito da suggestioni capaci di rievocare il suono, seppur lontano, di interpreti del calibro di Samson François. Ne è la prova il penultimo studio, Pour les arpèges composés, in termini di varietà timbrico, controllo e capacità di piegare l’esuberanza virtuosistica al servizio di una musicalità che sembra non volersi prosciugare mai.
[...] Come ben riportato all’interno del booklet curato dallo stesso Trolese, la raccolta è il risultato dell’elaborazione di altri pezzi dello stesso Debussy. Un motivo in più per immergersi nel catalogo di questo immenso compositore, in compagnia di un interprete tra i più raffinati della sua generazione.
Grey Panthers: Il portale della Grey-Age
CD e altre musiche di ottobre - The Late Debussy
Recensione completa https://www.grey-panthers.it/ideas/cd-musiche-ottobre-f-nuzzo-2/
Un nuovo astro montante all’orizzonte del pianismo italiano: il giovanissimo Axel Trolese, esordisce con un cd desinato a far sensazione, dedicato alle ultime composizioni per pianoforte di Claude Debussy.
[...] Axel non esita, dopo averla sfiorata, insinuante, a scuotere ed attaccare frontalmente la musica di Debussy: nelle Epigrafi antiche – che aprono il programma del cd – le sue dita sono, di volta il volta, la carezza che rivela, che scopre la superficie del marmo, e lo scalpello che lo traccia per l’eternità.
[...] Alla base della sua lettura di queste opere del tardo Debussy – sopratutto gli Studi, tra le composizioni più complesse ed ermetiche della letteratura pianistica – c’è la lucidità, la cultura ed un’indiscutibile originalità dell’interprete, ma sopratutto la luce di una verità al di là di ogni speculazione intellettuale, un dono che oggi permette di rinnovare l’emozione all’ascolto di opere che potevano sembrare ormai logorate, esaurite dalle sin troppe storiche interpretazioni:
[...] Per Axel Trolese, che pure ha al suo attivo qualche anno denso di felici concorsi e di concerti nei luoghi più prestigiosi della musica classica, questo è il primo disco. Potrebbe sembrare una scelta presuntuosa, o quanto meno sconsiderata, imprudente, per un pianista che non ha ancora vent’anni, ma è la serena affermazione di una maturità che con l’età anagrafica non ha nulla a che fare.
Gli Stati Generali
Suoni e visioni - Roma, Museo Bilotti, concerto del pianista Axel Trolese
Recensione completa http://www.glistatigenerali.com/musica-classica/roma-bilotti-concerto-del-pianista-axel-trolese/
Axel Trolese, pianista appena ventenne, ha recentemente pubblicato un cd in cui, con straordinaria maturità, intelligenza e sensibilità, interpreta gli Studi di Debussy (The Late Debussy, Etudes & Epigraphes Antiques. Movimento Classical MVC 001/16). Ora si presenta al pubblico romano con un concerto interamente dedicato al pianoforte del periodo cosiddetto classico, quello cioè che va da Haydn a Beethoven.
[...] Trolese è apparso attentissimo alla scansione dei diversi momenti della complessa e abile costruzione formale. Attento anche ai contrasti tra le sezioni, e all’interno di ciascuna di esse. Splendido per delicatezza e fluidità, il minuetto. Soprattutto il trio, misterioso, sussurrante.
[...] Il merito, dunque, e la notevole lucidità, di Trolese, sta nell’avere individuato molto bene i caratteri di queste sonate “classiche”. Un gioco di forze insieme drammatiche e virtuosistiche in Clementi. Un virtuosismo piegato a raccontare l’avvicendarsi di avventure musicali imprevedibili, nella due sonate mozartiane e soprattutto in quella in fa maggiore K. 332. L’irruzione dell’improvviso motivo eroico in minore nello spazio del primo tema (in realtà una successione di più idee musicali) è stato da Trolese giustamente esasperato e messo bene in contrasto con l’aerea ironia dell’idea musicale successiva, il vero “secondo” tema. Questo dimostra quanto Trolese sia attento alla costruzione formale delle musiche che interpreta, e quanto pertanto pieghi il tocco, il fraseggio, il respiro, alla percezione della forma. L’ascoltatore sente svilupparsi nell’ascolto i procedimenti musicali adoperati dal compositore e messi in rilievo dall’interprete.
[...] Il pubblico applaude. Trolese concede due bis, modernissimi, ma a loro modo due classici del Novecento, tanto per restare in ambito “classico”: il primo degli Studi di Debussy, che rievoca ironicamente Czerny, allievo di Beethoven, come nel Doctor Gradus ad Parnassum del Children’s Corner aveva evocato Clementi, e la Toccata di Ravel. Un concerto che sotto veste di diletto musicale ci ha proposto una riflessione sulla classicità nella musica. Una conferma, infine, e dal vivo, di quanto Axel Trolese sembrava promettere con la registrazione degli Studi di Debussy.
Le Salon Musical
Un giovane pianista per l'ultimo Debussy
Pubblicata il 01 agosto 2017