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AMADEUS
Ascoltavo Eminem poi è arrivato Albéniz
Il pianista romano, 25 anni, racconta l'incontro con il compositore spagnolo e la passione per i pianoforti storici
Fotografie
Rivista Musica
Fra la Spagna e Parigi: intervista ad Axel Trolese
Articolo di Luca Ciammarughi
Fotografie
CHRISTOPHERAXWORTHY-MUSICCOMMENTARY
Axel Trolese – A Spanish Rhapsody – Passion and seduction of a virtuoso in Frascati
[...] Albeniz è stato suonato con colori scintillanti e abilità tecniche spettacolari dove, indipendentemente da quante note fossero sparse sulla tastiera, la linea musicale risplendeva. Anche Ravel era suonato con colori incantevoli e raffinato buon gusto. De Falla ovviamente era come un animale selvatico lasciato sciolto sui tasti con sorprendenti glissandi su e giù per la tastiera come getti di luce lanciati su una folla incontrollata.
[...] Il Notturno di Chopin op 62 n. 1, suonato come bis, è stato un sollievo con la raffinata tavolozza dei toni e l'intelligenza di Axel che hanno dato tanta forza al Genio di Chopin.
Il Messaggero
Axel Trolese e il pianoforte: a 25 anni suona nel mondo
[...] L'insegnamento mi rende un musicista migliore, più consapevole, mentre essere performer mi aiuta nell'insegnamento
Non Solo Audiofili
Axel Trolese - Isaac Albéniz - Iberia, Book I & II - Mompou · De Falla
[...] Sul pianoforte sa dominare come pochi una materia musicale che solo superficialmente si potrebbe assimilare a uno stile unico, consegnandoci Albéniz dalle mani di Debussy
OperaClick
Axel Trolese interpreta Albéniz, Mompou e De Falla - Cd Da Vinci Classics
[...] che le asperità pianistiche quasi impossibili di Iberia sono risolte efficacemente da Trolese, lasciando abbastanza stupefatti per la sicurezza - e il distacco, oserei dire - con cui un pianista così giovane affronta queste pagine.
[...] Specialmente in brani come Fête-dieu à Seville e Triana, dove le difficoltà tecniche raggiungono l’apice, sentiamo in Trolese anche l’animazione, la festa, finanche la confusione, ma mai il disordine, il caldo, diciamo anche la “sporcizia” del variopinto contesto urbano in cui queste scene prendono vita
Critica Classica
Il pianista Axel Trolese incide i primi due volumi di Iberia di Albéniz con la Da Vinci Classics
Dopo il cd di esordio rivolto alla musica di Debussy, il pianista Axel Trolese, classe 1997, si confronta con la produzione iberica del XX secolo.
Al centro del disco, registrato dalla Da Vinci Classics, la prima parte del ciclo integrale della suite Iberia di Isaac Albéniz (1860-1909), uno dei massimi rappresentanti della scuola nazionale spagnola, abbinato a brani di Federico Mompou (1893-1987) e Manuel de Falla (1876-1946)...
Gothic Network
Da Vinci Classics. Axel Trolese ed il folclore iberico
Axel Trolese ha inciso un cd tutto “iberico” dedicato a tre compositori che rappresentano la penisola Iberica alla massima potenza, con pervicacia e pathos folclorico: tra i due catalani Isaac Albéniz e Federico Mompou, si staglia l'andaluso Manuel de Falla, noto per El amor Brujo (L'amore stregato, o stregone).
La Da Vinci Classics pubblica quindi un cd, intitolato Iberia I e II, riprendendo i titoli dei primi due “libri” originariamente intitolati da Albéniz, España, massimo omaggio da uno dei piu' preziosi rappresentanti della scuola nazionale spagnola.
Olimpia in Scena
Le suggestive musiche di Axel Trolese nell’album-immersione del repertorio spagnolo del primo Novecento
Articolo completo https://olimpiainscena.it/2021/04/09/musica-axel-trolese/
Music Voice
Il progressismo pianistico spagnolo
[...] Il giovane artista laziale dimostra una piena consapevolezza di ciò che è andato ad interpretare, a rendere, con una lucidità esecutiva che rappresenta solo l’ultimo anello di una catena che comprende la facoltà immedesimativa di ciò che dev’essere enunciato dalla lettura della partitura alla realizzazione sonora del segno.
Il Blog della Musica
Axel Trolese: un viaggio tra le partiture della spagna del primo novecento
Da Vinci Classics ha pubblicato il nuovo album di Axel Trolese, un’immersione nel repertorio pianistico spagnolo del primo Novecento. Abbiamo rivolto al pianista italiano alcune domande per approfondirne la conoscenza…
Axel Trolese, Artista in residenza a Waterloo, presso la Queen Elisabeth Music Chapel, e docente di pianoforte a Rimini. Come si sdoppia?
Credo che questa sia una domanda che riguarda una grande parte dei docenti di musica in Italia e nel mondo: come conciliare al meglio attività concertistica e attività didattica?
Personalmente, il periodo di pandemia ha purtroppo coinciso con una difficoltà a recarmi in Belgio presso la Queen Elisabeth Music Chapel ormai dal 2020. Spero il prima possibile che ci sarà modo di tornare in questo polo artistico e musicale senza pari. In ogni caso, con una buona organizzazione e un’agenda sempre a portata di mano si può fare tutto!
CIDIM (Comitato Nazionale Italiano Musica)
VIAGGIO SENTIMENTALE Intervista ad Axel Trolese
Musicista colto e raffinato, Axel Trolese si è formato in Francia e in Italia con alcuni dei pianisti più apprezzati a livello internazionale, tra cui Louis Lortie, Benedetto Lupo, Maurizio Baglini e Denis Pascal. All’età di ventiquattro anni già si esprime sul proprio lavoro con profondità di pensiero, sicurezza e competenza musicologica. Dopo il suo primo disco del 2016, dedicato all’ultimo Debussy, è uscita quest’anno per Da Vinci Classics la prima parte di un nuovo progetto discografico dedicato ad Iberia di Albéniz: accanto ai primi due libri della suite del compositore spagnolo compaiono anche Fantasia Baetica di De Falla e una selezione da Cançons i Danses di Mompou.
Non solo audiofili
Piano City Milano 2019
[...] il pianista genzanese è riuscito a costruirsi in breve tempo una solida tecnica che oggi gli permette di affrontare un vasto repertorio.
[...] programma non facile, costruito "ad hoc" per mettere alla prova non solo i fondamentali tecnici dell'esecutore, ma anche la sua capacità linguistica nell'attraversare epoche e stili diversi. Non solo, esiste abbondante materia per testare l'abilità di graduare agogica e fraseggio in un tutto che debba essere coerente.
[...] Gaspard de la nuit, tre schegge poetiche di straordinaria intensità ci raccontano di una seducente "Ondine" con le sue continue ondulazioni acquatiche, una sinistra forca (Le gibet) che descrive una tetra impiccagione calata in un climax quasi ipnotico, stabilito dal perseverante rintoccare del si bemolle, ripetuto la bellezza di 258 volte. Axel conclude con uno strepitoso Scarbo, il dispettoso folletto notturno che si manifesta con improvvisi guizzi tra apparizioni e scomparse. Tecnicamente difficilissimo, soprattutto per le diverse note ribattute e le due imperiose sezioni in crescendo. Ci vuole coraggio a suonare un'opera del genere e Axel lo ha avuto!
Non solo audiofili
Axel Trolese a "Piazza Verdi" - Radio RAI 3
Recensione completa http://nuke.nonsoloaudiofili.com/AxelTroleseaPiazzaVerdiRadioRAI3/tabid/564/Default.aspx
[...] Axel Trolese ha suonato per un ristretto parterre di fortunati questi meravigliosi brani di Debussy e Ravel. In "Pour les cinq doigts d'après monsieur Czerny" si presagisce la sicurezza, tipica del concertista più "consumato", ad amministrare con padronanza delle difficili atmosfere, dove ogni esitazione agogica o tecnica farebbe sfumare all'istante tutta la loro magia. Axel è un pianista che sa fondere mirabilmente istinto e disciplina, sa dove andare dirigendo con sicurezza i passi sulla sua strada. Dalla sua ha la capacità di esprimere il lirismo, la forza evocativa di ciò che suona senza ricorrere a triti stereotipi di atteggiamento o interpretativi.
Chi come me ha avuto la possibilità di vederlo suonare da breve distanza, non può che apprezzare il suo modo raccolto, a tratti introflessivo, di affrontare la tastiera. Al riparo da comportamenti retorici è incline alla lucida analisi del segno scritto, poi introiettata in una visione molto personale. In "Pour les arpèges composés" tutto è mirabilmente luminoso. Conosco da diverso tempo Axel, ma oggi mi trovo di fronte a un artista più maturo, con un controllo ancor maggiore del tocco strumentale.
Convince nella timbratura del legato, disegna con incantevole delicatezza e omogeneità l'arco descritto dagli arpeggi, fa sua l'indicazione "Dolce e lusingando" dell'autore. Nel terzo brano, la temibile "Toccata - Vif", sesto e ultimo pezzo di "Le tombeau de Couperin", il processo d'interiorizzazione della partitura si fa detonatore di un declamato nervoso, teso e drammatico. La salda tecnica che oggi esprime il pianista viene messa al completo servizio di un'incisiva espressività. Emerge lo scatto nervoso del centometrista nelle parti più concitate e complesse, la volontà di guardare oltre lo steccato del segno scritto.
Giù il cappello signori!